Ce ne sono di posti bizzarri nel mondo, e più sono particolari più attirano turisti che hanno voglia di urlare ai quattro venti che loro sono stati tra i primi a visitarli; oggi non parleremo di mète turistiche comuni e commerciali, e nemmeno di spiagge bianche con mare azzurro e turchese, o di chalet super accessoriati completamente immersi nella natura incontaminata, ma ce ne andremo in Bolivia, spinti dalla grande curiosità di conoscere un po’ più da vicino il Palacio de Sal, l’unico albergo al mondo interamente costruito utilizzando blocchi di sale.
Ci troviamo nel bel mezzo del Salar de Uyuni, un’enorme distesa salata avente una superficie di circa 11.000 chilometri quadrati, un immenso bacino formatosi naturalmente in seguito alla progressiva evaporazione di un lago salato delle Ande meridionali boliviane; a dire il vero molto probabilmente lì c’era più di un lago in età preistorica, ma ancora oggi non si hanno notizie certe in merito. Quello che è certo invece, è che siamo alla rispettabilissima quota di circa 3700 metri sul livello del mare, nei pressi della città di Uyuni, e che quello che oggi è il Salar, che tradotto significa proprio salina, in epoche preistoriche era un’area facente parte di un enorme lago salato, il Minchin, poi trasformatosi morfologicamente e ribattezzato lago Tauca.
La leggenda di Tunupa, Kusku, e Kusina
Come molti sapranno, la cordigliera delle Ande si è andata man mano innalzando nel corso della storia, e ciò per effetto dello scontro tra diverse placche tettoniche che formavano la crosta terrestre; d’altra parte il fatto di trovare del sale a circa 4000 metri d’altezza non avrebbe potuto spiegarsi diversamente, a meno che non si voglia ricorrere a qualche leggenda locale come quella che racconta la gente del posto.
Stando alla narrazione di tale leggenda, le tre montagne che circondano il bacino del Salar, e cioè Tunupa, Kusku e Kusina, erano esseri umani giganteschi; Tunupa sposò Kusku, ma quest’ultimo fuggì da lei per unirsi con Kusina che, tristissima per la delusione d’amore, iniziò a piangere mentre allattava suo figlio, e le sue lacrime mescolate con il latte formarono quello che fu poi chiamato il Salar, anche se, essendo il monte Tunupa considerato da quelle parti come una divinità, sarebbe forse stato più giusto che il posto si chiamasse Salar de Tunupa.
Caratteristiche geologiche del sito
Seguendo una delle più recenti tecniche di datazione radiometrica, ossia quello del radiocarbonio, le informazioni che ne risultano indicano che la storia geologica del Salar de Uyuni risale almeno a circa 40-42 mila anni fa, quando tutta l’area faceva parte di un immenso lago preistorico, il Minchin. Tutta la zona ha subito poi nel corso dei secoli grandi metamorfosi dovute ai cambiamenti climatici ad ai movimenti tettonici della crosta terrestre, fino a restare completamente secca, ed essere oggi la più ampia distesa salata di tutto il pianeta.
L’idea di costruire un albergo fatto completamente di sale venne nel 1998 al signor Juan Quesada Valda, al quale va sicuramente il merito di aver avuto un’intuizione brillante ed allo stesso tempo pazza, una trovata nella quale in principio nessuno credeva, ma che oggi invece si è rivelata senza dubbio essere stata azzeccatissima e vincente. Una architettura semplicemente spettacolare inserita come meglio non si potrebbe nel contesto naturale in cui si trova; niente cemento, chiodi, pannelli prefabbricati, tutto è fatto di sale, incluso i mobili, le sculture decorative, il tetto, e le pareti….un vero spettacolo!
Come è strutturato il Palacio de Sal
Le camere del Palacio de Sal possono essere doppie o triple, ma questo conta poco; la cosa suggestiva, ma allo stesso tempo non eccessivamente comoda, è che ogni cosa è fatta esclusivamente con il sale, e perfino i letti sono sprovvisti delle classiche reti e costituiti semplicemente dai meterassi che appoggiano su basamenti di sale; c’è inoltre da tener presente che, essendo situato a circa 4000 metri d’altezza, il posto è molto freddo, e non ci sono ambienti riscaldati tranne le docce, calde sì, ma a pagamento.
Sono gli spazi comuni dell’albergo quelli ai quali si è prestata maggior attenzione e cura, ed è lì che si cena in compagnia degli altri ospiti, si scambiano quattro chiacchiere, si beve una bella infusione bollente prima di ritirarsi per andare a dormire. Diciamo pure che il soggiorno al Palacio de Sal non costituisce certamente il top in quanto a comfort e servizi offerti, ma sono talmente suggestivi il luogo e l’aria che vi si respira, che vale certamente di farci un viaggetto se se ne ha la possibilità.