Thailandia, una mèta gettonatissima per chi cerca sesso

sex

Una piacevolissima alternanza di scenari geografici e climatici con monti altissimi, fiumi, altipiani, ed un golfo che la fa da padrone con i suoi colori meravigliosi ed una serie di spiagge ed insenature da favola; questo e molto altro offre la Thailandia, paese dal clima tropicale accarezzato dai monsoni, venti caldi che rendono la temperatura accettabile per sei mesi circa, ma con punte di 40 gradi negli altri sei.

E’ da Ottobre a Gennaio che si trovano le temperature più fresche, ma è soltanto nelle zone a Nord che questi cambi dal caldo al freddo si manifestano bruschi e talvolta repentini, mentre più a Sud la situazione è grosso modo costante per quasi tutto l’anno. Queste premesse, unite con le storie ed i miti che continuano ad essere raccontati circa la facilità di trovare sesso a pagamento in Thailandia ad ogni angolo di strada, e magari anche con ragazze giovanissime, colloca la Thailandia ai primi posti tra le mète turistiche più gettonate al mondo, ed il numero dei suoi frequentatori cresce sempre di più.

Cenni di storia sulla Thailandia

Conosciuta da molti ancora con l’antico nome di Siam, la Thailandia è uno stato del Sud-Est asiatico che confina con Cambogia, Malesia, Laos e Birmania, ed affaccia su un bellissimo golfo dal quale prende nome (Golfo di Thailandia); la sua popolazione si aggira più o meno sulle 70.000.000 unità, ed è concentrata maggiormente nelle regioni centro-settentrionali, dove si dedica principalmente alla coltivazione del riso.

Alcuni ritrovamenti archeologici venuti alla luce nel Nord del paese testimonierebbero che l’uomo si insediò da quelle parti già 500.000 anni fa circa, mentre nella zona Sud, e più precisamente nella provincia di Krabi, esistono tracce di insediamenti umani presso un sito archeologico che riportano a circa 35.000 anni fa. Nel sito di Khok Phanom Di, che invece si trova nella Thailandia dell’Est, alcune evidenze dimostrerebbero addirittura segni di caccia e pesca già tra il 2000 ed il 1500 a.C. Sia come sia, la Thailandia è ricca di storia e cultura, ed oggi ne analizzeremo alcuni aspetti.

Situazione economica e prostituzione

La Thailandia è un paese quasi completamente dedito all’agricoltura come detto, e circa il 70% della sua popolazione si dedica a coltivare le terre alluvionali che gli hanno permesso di essere il primo produttore mondiale di tapioca, un particolare tipo di amido derivato dal tubero della manioca, oltre ad apparire ai primi posti anche per la produzione di caucciù, riso, ananas in scatola, stagno e granoturco.

E’ da notare il fortissimo incremento negli ultimi anni anche nel settore del turismo, specie in località costiere come Puket, Pattaya o anche la stessa capitale Bangkok dove, oltre alle classiche attrazioni e bellezze naturali alla portata di turisti di tutti i tipi, c’è anche la possibilità di trovare sesso per strada quasi ad ogni angolo. Sono più di 200.000 le prostitute censite dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in Thailandia, numero che però va quasi certamente almeno raddoppiato se si considerano anche le ragazze ‘sfuggite’ a questo conteggio.

Bar, locali notturni e centri estetici con prostitute

In Thailandia esiste la figura della ‘Lady Thai’ o anche ‘Lady Bar’, figura che però oggi va poco a poco scomparendo grazie alla grande espansione economica che sta avendo il paese ed alla conseguente facilità di trovare un impiego magari un pò più decoroso; va quindi da sé che la storia della giovane ragazza che vende il suo corpo per portare qualcosa da mangiare a casa resta soltanto un vecchio mito.

La ‘professione’ della Lady Bar segue comunque ad essere svolta, ma sono sempre di più le ragazze che, grazie all’apertura delle frontiere, provengono da paesi come Cambogia e Vietnam, ancora oggi in condizioni economiche più che disastrose, per svolgere questo mestiere. Poi ci sono le Kathoey, ovvero le trans nostrane che, differentemente da molti altri paesi nel mondo, mantengono la loro identità anche sul posto di lavoro, essendo le thailandesi considerate tra l’altro le più belle donne transessuali al mondo.

Aids e pedofilìa in Thailandia

Se ben ricordate, verso la fine degli anni 90 furono contati circa 2 milioni di sieropositivi in Thailandia, numero che per fortuna si è molto ridotto negli ultimi anni; infatti, grazie ad una massiccia campagna pubblicitaria sulla prevenzione sulle malattie veneree contagiose (come appunto l’AIDS), poco a poco e lentamente l’intero paese ha in un certo senso debellato questa brutta piaga, attestandosi su livelli di una certa ‘normalità’.

Cosa ben diversa è invece l’enorme scandalo creato dal problema della pedofilìa, uno scandalo a livello mondiale che ha ricoperto tutta la Thailandia di fango e macchiato indelebilmente la sua immagine. Nelle ‘case del sesso’, ovvero i nostri bordelli, si potevano trovare bambini e bambine dai 10 anni in su costretti a fare sesso con i turisti più depravati o addirittura venduti a pedofili. Anche in questo caso, fortunatamente, c’è stato un forte irrigidimento di leggi e sanzioni in materia di sfruttamento minorile ed induzione alla prostituzione e, grazie a Dio, un cospicuo decremento di questo tipo di cancro sociale.